Le piante che possono essere inserite in un giardino zen sono numerose
Se si desidera richiamare l’influenza orientale si possono prediligere specie di origine asiatica che ben si adattano ai nostri contesti climatici. Tra le specie a portamento arboreo e arbustivo possiamo trovare sia caducifoglie, come gli aceri (Acer palmatum var. dissectum o Acer japonicum), sia sempreverdi appartenenti ai generi Taxus, Pinus e Juniperus. Anche il Prunus serrulata, il comune ciliegio da fiore, è una pianta che donerà un impareggiabile tocco di colore durante la stagione primaverile.
Quali sono le piante più adatte al giardino zen
Sono comunque da prediligere piante dal portamento basso e compatto, apprezzabili più per il fogliame che per la fioritura, dato che i giardini zen sono generalmente monocromatici ed improntati su toni verdi in contrasto con i colori dei materiali. Alcuni esempi di sempreverdi adatte a questo tipo di giardino sono i bossi, le lonicere, i ligustri e, per le zone in ombra, le felci. Trovano largo impiego anche cespugli di bambù ed insoliti ma originali cuscinetti di muschio. Per quanto riguarda le specie da fiore, è preferibile puntare su poche specie, come azalee e camelie, per evitare un effetto caotico. Un vantaggio di questi giardini è la possibilità di utilizzare specie sia in terra che in vaso, evitando così numerose problematiche legate alla coltivazione e al mantenimento delle stesse.
Un’ interessante opzione vegetale sono i bonsai, anch’essi simbolo della cultura orientale, che permettono di ricreare veri e propri paessaggi in miniatura.
I giardini zen possono essere opportunamente riadattati per contenere anche arredi tradizionali purchè in linea con lo stile pulito e minimalista. Fanno al caso nostro sedute basse, larghe e comode, che invitano a sostare per assaporare la pace del luogo.